giovedì 8 agosto 2013

Il Faro della mia Vita



La mia piccola bimba cresce.E io l'adoro sempre più.
Adoro il suo modo di giocareQuando vuole che faccio parlare le sue bambole
in cui una deve essere il papà, una la mamma,ed un altra lei stessa.
Adoro il suo desiderio di giocare con mequando mi vede tornare dal lavoro.
Adoro quando mi chiede di raccontargli
"La favola della sua nascita"
Adoro la sua voce da bimbacon la ancora non perfetta dizione di alcune lettere,che la fanno essere ancor più dolce
Amo la sua invettiva,quando riesce a trovare il modo di divertisi
anche con le cose più semplici
Adoro quando vuole fare giardinaggio con me,e lei usa i suoi attrezzi(giocattolo) vicino a me
Adoro la sua risata di gusto,quando mi lascio prendere in giro da lei
Adoro perfino il suo modo di fare i capricci,quando corruccia le sopracciglia
e "tenta" di fare uno sguardo cattivo
Adoro quando indossa quelle ali da farfalla,che la fa diventare una dolcissima farfallina rosa
Adoro averla nel sedile accanto in auto,quando non sta mai in silenzio e fa mille domande
Adoro quando mi dice"papà io non ti cambio con un altro papà. Però se fai il monello allora ti cambio"
Adoro quando mi da il bacino della buonanotte,seguito da un abbraccio stretto,che scioglierebbe il cuore più gelido.
Adoro quando torno e mi dice"mi sei mancato papà"
Adoro quando le dico che la amo...e Lei mi risponde:"Si papà ...anche io!!"
Adoro ogni piccolo suo gestoOgni parola che dice
Adoro quel favoloso esserino

....i
l faro della mia vita

Io No vojo andae a cuola



Dopo settimane a casa (per malanni vari), è sempre difficile riuscire a riprendere la routine scolastica per la mia bimba.
Ma certe volte diventa addirittura "Mission Impossible".
A scuola devo portarla in macchina, e posso farlo solo io, visto la mamma non guida.
Il problema maggiore è che io la mattina devo anche andare a lavorare, e non dovrei far tardi.
Invece, al momento di uscire di casa, ecco che inizia il capriccio!
"Io No vojo andae a cuola"

PANICO!

E' tardi, e già mi vedo il solito film con lei che piange ed urla e che non vuole uscire di casa.
E di fatti è quel che succede.
Dopo lunghi interminabili minuti di tentativi "dolci" per convincerla ad uscire, mi tocca "sradicarla" dalle braccia della mamma!
BIIIIIP!!!! ERRORE!!!!! 
..e come per magia, da un corpicino minuscolo, escono GIGAWATT di potenza inimmaginabili.
La porto fino alla macchina sperando che si calmi nel tragitto ...ma niente.
La metto sul suo seggiolino e "tento" di allacciarla ...IMPOSSIBILE.
Si contorce ed urla tanto che ho temuto che arrivassero Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco,SUPERMAN e Winnie THE POOH tutti insieme a prelevarmi.
Allora mi fermo (anche perchè per il suo problemino al cuore temo sempre quando è troppo agitata), mi attacco al telefono, e spiego "CON MOLTA CALMA" la situazione alla mamma, che gentilmente viene in mio aiuto.
Come per incanto a lei permette di allacciare la cintura del seggiolino, poi la mamma saluta e finalmente partiamo
...ma riparte pure il pianto
Si calma soltanto quando arriviamo all'asilo, dove finalmente mi da un bacino, e va a giocare con amichetti/e e le Maestre (che la adorano).

...ed io faccio tardi al lavoro!!!!

Tempeste Emozionali


Ultimamente mi capita spesso di trovarmi a ripercorrere i momenti fondamentali di vita, della mia cucciola.

Dalle prime ecografie nella pancia della mamma, alla foto sotto il rubinetto dell'ospedale mentre urlante viene lavata subito dopo la sua nascita, ai suoi primi passi, le sue prime parole....
Ogni genitore può capire cosa in prova in questi momenti, e certamente quella sensazione di "tuffo al cuore" è comune a tutti.
Ora è li, a quasi 3 anni di vita, che mi fa impazzire con i suoi progressi.
I suoi ragionamenti logici, che a noi adulti stupiscono per la loro intelligenza.
Ad osservarla, profondamente orgoglioso per la magnificenza di questa creatura, mi sopraggiunge però, spesso, una forte paura.
La causa è il senso di responsabilità di un genitore, innamorato della propria figlia.
In questi tempi difficili, la paura di non essere all'altezza e di rischiare di non consentire alla propria figlia di vivere la vita che ogni padre spera di offrire, corrode il sonno, e mina la mia salute.
Non avrei mai pensato di poter Amare a questi livelli.
E' vero che sono sempre stato un uomo a cui bastava poco per provocare stati ansiosi, ma la genitorialità ha aggiunto quel senso del dovere, e di protezione, che ha amplificato dentro di me, lo stato di allerta sulle insidie che il mondo ci proprina di continuo.
E di questi tempi ...è un continuo "propinare".
Lo sconforto è sempre in agguato, ma viene ricacciato nel suo angolo ogni volta che la mia piccola mi abbraccia, e mi dice:

"Ti voglio tanto bene Papà, e non vorrei mai un altro Papà, solo tu sei il mio papino!"

Giorni da Incubo


Mezza mattinata.Sono al lavoro.Suona il mio telefono.
"La piccola non riesce a stare sveglia, si riaddormenta subito e quando la metto in piedi perde l'equilibrio".

Fortuna che ero seduto altrimenti l'equilibrio lo avrei perso anche io.
Dove lavoro si crea il panico semplicemente leggendo la mia faccia.

Al pronto soccorso passano ben 4 ore prima che sia visitata dal primo medico.

Ci saranno forse 60 persone in una saletta d'attesa incredibilmente piccola per tanta gente, e per tanti bimbi con varie forme di malanni ...molti contagiosi.


Finalmente la visitano. Controllano le orecchie, visto che è un mese che soffre di otite e dopo "abboffata" di antibiotici non è ancora del tutto passata, ma seppure ancora rosse non danno a questo la causa di quel che hanno definito "Attacco presincopale".

In pratica stava per avere una sincope.

Fatta questa visita, si passa al cardiologo, il quale non rileva nulla di anomalo.


Responso di una giornata al pronto soccorso: Andate a farla visitare dal vostro medico pediatra e dal cardiologo che l'ha in cura.


Praticamente se non si andava al pronto soccorso era la stessa cosa.
Torniamo a casa senza sapere il motivo di quel che è successo.

Otite o colpa della medicina contro la tachicardia?

Giorno successivo, di corsa dal medico cardiologo che nota una aritmia superiore a quella che era stata notata il giorno prima al pronto soccorso.


Immediata richiesta di Day Hospital per fare tutti i necessari controlli, e nuovo holter.


Un altra giornata di sofferenza.


Cuore Matto


E' tanto che non aggiorno questo blog.

 E forse il motivo principale è che l'ho sempre considerato un blog allegro, 
dove sono riportati i momenti più importanti della mia vita, 
l'avvento di mia figlia.

E per questo motivo, non volevo associargli le mie ansie.

Anche se, nel periodo pre-parto, ne ho inserite a palate.

Oggi però ho deciso di inserire questo post.

Ho deciso di sfogare verso l'esterno, o più verosimilmente verso me stesso, la mia ansia più grande.


Di questi tempi ne avrei un elenco infinito da sfogare, ma non è questo il contesto.

Qui si parla della ragione della mia vita, e quindi di Lei vi parlerò.


Chi ha letto questo blog da tempo, ricorderà che la mia bimba soffre una aritmia cardiaca.

Questo problema causa al tempo stesso delle pericolose (a causa della concomitanza dei problemi) tachicardie, che per ora vengono placate da un farmaco che deve prendere tre volte al giorno.

Un farmaco non previsto per i bimbi, e con infinite controindicazioni.

Un farmaco da dover dosare, non esistendo la dose per bambini, e sbagliare dosaggio potrebbe essere fatale.

Se non dovesse passare, e su questo si punta molto sulla crescita che si spera risolva la situazione, occorrera fare altro.

Ed è proprio quest'altro ad alimentare la mia ansia.

Da quel che ho capito, l'altro consiste in:

Esame tramite una sonda giù per l'esofago direzione cuore per verificarne lo stato, e, se è tutto apposto, successivamente si passa a qualche scarica elettrica (presumo con il defibrillatore) per resettare i battiti cardiaci.

Mi dicono che devo essere ottimista, ma qui stiamo parlando di mia figlia, e del suo piccolo cuore, ormai legato per sempre al mio.

Il mio senso di responsabilità verso di Lei è immenso, così come il senso di colpa per averla fatta nascere con questo problemino, che mi auguro non condizioni la sua vita in futuro.

Mi auguro davvero non si arrivi a quel tipo di soluzione, perchè temo che, se dovesse diventare necessario... 

...il defibrillatore, potrebbe servire pure a me.





martedì 24 luglio 2012

Ciao Ciao Pipìì Ciao Ciao Popòò

 All'inizio sembrava impossibile.

Tolto il pannolino, la mia bimba lasciava laghetti per casa,
o di peggio.

Panico assoluto quando ciò avveniva.
Lei che piangeva disperata per il gran disagio
Noi un po sconfortati.


...ed ora invece.


E' totalmente l'opposto!

Piùttosto soffre da morire cercando di tenersela,
ma deve stare sul suo riduttore ben seduta sul water,
meglio se con la manina nella mano con me o con la mamma.


Gran soddisfazione quando addirittura la mattina,
quando si sveglia, pur avendo dormito con il pannolino (per prevenzione)
chiede di andare al bagno per farla nel wc.


La gioia nel suo viso, quando vede la gioia nei nostri,
è meravigliosa.


Guai a non alzarla per fargli tirare lo sciacquone.
E subito dopo eccola che con la manina saluta


..."Ciao Ciao pipiìì, Ciao Ciao popòò"


Sta crescendo.

Ogni nuova esperienza di un bimbo è una grande esperienza.


Ma le prime volte che si fanno i bisogni nel wc...

...meritano una mensione speciale nel libro della vita. 


 

lunedì 2 aprile 2012

La mia "Padrona"


Non avrei mai pensato che alla mia età potessi avere
una "padrona" di 22 mesi che mi comanda a bacchetta.
Già, perchè la mia bimba riesce sempre a farmi fare quel
che vuole.
Lo so che è non è una cosa di cui vantarsi, e che
potrebbe far viziare questa stupenda creatura,
ma è più forte di me.
Posso essere stanco o stanchissimo,
ma se si avvicina dicendo "..eni papà" (vieni papà. ndr)
non puoi fare a meno che alzarti e seguirla in uno dei suoi giochini.
Quindi
...vai
...ti siedi in 30 centimetri di sediolina, al tavolino mini
predisposto per Lei, ed al suo fianco si passa dal didò, ai colori,
disegnando i Barbapapà, il sole, la luna (per cui va pazza),
poi ci si alza e si passa sul tappeto di gomma con le letterone e
numeroni, e si costruisce un "aeeo" (aereo ndr) con le costruzioni.
Mettiamo a posto le costruzioni di plastica e prendiamo quelle di gomma.
Mettiamo a posto anche queste e prendiamo sbrodolina, la barbie, la palla
...e poi magari leggiamoci un bel libro di favole.
In qualunque momento Lei arrivi e voglia fare una di queste cose,
questo "suddito fedele" la farà.
La farà perchè quel visino la chiede in un modo talmente
dolce che il no non è una opzione possibile.
Quella manina che,con polso fermo, muove lentamente il palmo
per chiamarti, è come se avesse una prolunga che ti avvolge e
delicatamente ti alza e ti spinge verso la sua direzione.
Quando mi trovo nelle mie faccende e Lei spunta fuori dicendo
"....fai papà?!" (che fai papà?) o mi allontano "...vvai papà?!"
(dove vai papà) nulla di quello è più importante e tanto urgente
da evitare di risponderle o spiegare bene cosa sto andando a fare
...ma raramente poi riesco a farlo davvero.
E' impagabile però la soddisfazione di sentirla dire " ...azie papà!"
quando le dai un biscotto o fai qualcosa che ti ha chiesto.
La sua risposta "Tzi papà" quando risponde affermativamente.
Quando starnutisco e Lei se ne esce con un "...aute" (salute)
...o quando la mattina, accora un po addormentata, apre gli occhi,
mi vede e fa "papàààà" ...e mi abbraccia.
La Amo da Morire!!